Il Cilento è un vastissimo territorio, a sud di Salerno, che va da Paestum fino a Sapri. Dal 1991, in seguito all’istituzione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, diventato nel 1997 Patrimonio Mondiale dell’Unesco, tutta l’area è protetta e ne fanno parte 80 comuni ed 8 comunità montane.
Le origini del nome provengono dal Fiume Alento, cis – alentum, ossia al di qua del fiume Alento, anche se, fino alla creazione del Parco Nazionale, per Cilento si intendeva la zona ai piedi del Monte Stella.
Anticamente il Cilento comprendeva anche parte della Lucania, da qui i riferimenti nella toponomastica a Vallo della Lucania ed Atena Lucana. Successivamente il territorio si è estero alle zone costiere ed a parte della zona interna.
Il Parco Nazionale del Cilento, essendo un esempio unico per la sua biodiversità, è stato dichiarato Riserva della Biosfera e, dal 2010, Geoparco.
Nel 1997 è entrato nella Lista dei Patrimoni Unesco insieme al Parco Archeologico di Paestum, quello di Elea-Velia ed alla Certosa di Padula.
Oltre ad essere ricco di storia e di tradizioni, questo territorio è stato la patria della Dieta Mediterranea. Il medico americano Ancel Keys, dopo averlo conosciuto durante la seconda guerra mondiale, si trasferì nel piccolo paese di Pollica. Qui ebbe modo di approfondire gli effetti dell’alimentazione meridionale sulle malattie moderne, arrivando ad affermare la bassa incidenza delle stesse su queste popolazioni che per tradizioni secolari adottavano questa alimentazione. Da qui la nascita della Dieta Mediterranea i cui elementi basilari sono: pasta, pane, olio di oliva, legumi, verdura, frutta e vino. Soltanto una volta a settimana quelli che lui definiva “cibi per ricchi”: carne, pesce, salumi e dolci.